Aree tematiche, focus: Contraffazione, Italian Sounding, Prodotti Ibridi

Prot. n. 27/25 Napoli, 24/04/2025

LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE, ITALIAN SOUNDING E PRODOTTI IBRIDI

A cura del Presidente Luigi Carfora – Consorzio Suggestioni Campane Promotion & Confimi Industria Campania

1. Introduzione: una minaccia sistemica alla competitività italiana

La contraffazione, il fenomeno dell'Italian Sounding e la proliferazione dei cosiddetti "prodotti ibridi" rappresentano oggi una minaccia sistemica al tessuto produttivo italiano. Parliamo di un'economia parallela che sottrae miliardi di euro l'anno alle imprese italiane, indebolisce la reputazione internazionale del Made in Italy e danneggia consumatori, lavoratori e territori.

Le aziende, specialmente le PMI, non hanno strumenti né risorse sufficienti per difendersi. Il rischio è che si venga a creare una disuguaglianza competitiva strutturale, dove chi produce davvero qualità viene penalizzato, mentre chi simula italianità prospera indisturbato.

2. Italian Sounding e prodotti ibridi: il volto moderno della contraffazione

A differenza della classica falsificazione, l'Italian Sounding non viola formalmente i diritti di marchio, ma li aggira con astuzia, giocando su nomi, bandiere, colori e linguaggi che "suggeriscono" italianità. Un barattolo di "Parmesan" prodotto negli Stati Uniti o una "Pasta Napoli" fatta in Germania non sono tecnicamente contraffazioni, ma rubano valore, identità e quote di mercato ai nostri produttori.

I prodotti ibridi, invece, usano parziali elementi italiani (ingredienti, packaging, denominazioni) per ottenere una falsa certificazione di qualità, pur essendo assemblati o realizzati altrove. Questo crea opacità, dumping e confusione nei mercati, soprattutto all'estero.

3. Limiti dell'attuale sistema di contrasto

Il sistema attuale, pur animato da buone intenzioni, resta inefficace perché:

  • agisce solo su impulso delle imprese, che devono attivare costose procedure legali;
  • non prevede procedibilità d'ufficio, neanche in presenza di marchi registrati;
  • è concentrato sulla promozione e non sulla repressione reale dei fenomeni illeciti;
  • delega la sorveglianza a strumenti informatici spesso inefficaci senza un'azione statale forte.

4. La proposta: un nuovo organismo statale di contrasto

Serve un nuovo paradigma: la creazione di un organismo pubblico dedicato, operativo e con poteri ispettivi e repressivi, con le seguenti funzioni:

  • attivazione d'ufficio in caso di uso illecito di nomi o segni italiani all'estero;
  • cooperazione diretta con dogane, ambasciate, camere di commercio estere e piattaforme online;
  • sostegno alle imprese italiane, senza costi a loro carico, nelle azioni legali internazionali;
  • monitoraggio costante dei marketplace e dei canali distributivi globali;
  • interscambio dati con Europol, Interpol e autorità extra-UE.

Un modello simile alla Counterfeit Crimes Unit di Amazon, ma pubblico, italiano e indipendente, potrebbe rappresentare una svolta storica per la tutela dell'identità produttiva nazionale.

5. Il nostro ruolo attivo come associazioni: da promotori a co-protagonisti del cambiamento

Confimi Industria Campania e Suggestioni Campane Promotion possono e devono agire come motori del cambiamento, non solo come portavoce del disagio delle imprese. La nostra azione si articolerà in quattro direttrici strategiche:

a) Pressione istituzionale coordinata:

  • redazione e presentazione di un documento-proposta ufficiale da inviare a Parlamento, Ministero Imprese e Made in Italy, MAECI e Presidenza del Consiglio;
  • richiesta di audizione presso le Commissioni parlamentari competenti;
  • coinvolgimento delle Regioni, in particolare della Campania, per una mozione di sostegno da inviare a Roma.

b) Alleanze operative con altre associazioni di categoria:

  • promuovere una cabina di regia interassociativa, coinvolgendo le altre realtà territoriali di Confimi, le Camere di Commercio, i consorzi di tutela DOP/IGP, e le associazioni dei consumatori;
  • elaborare una piattaforma unitaria per la difesa attiva del Made in Italy.

c) Comunicazione e sensibilizzazione pubblica:

  • lanciare una campagna mediatica di pressione con testimonial, casi aziendali e infografiche impattanti;
  • promuovere eventi pubblici, webinar e tavole rotonde istituzionali sul tema (anche a livello europeo);
  • presidiare le fiere internazionali con materiali e strumenti di informazione sul falso Made in Italy.

d) Collaborazione tecnico-giuridica con esperti:

  • attivare una rete di giuristi, doganalisti ed ex ufficiali della Guardia di Finanza per monitorare, segnalare e accompagnare le imprese nei procedimenti di tutela;
  • proporre formazione tecnica gratuita per le imprese su come registrare e difendere marchi e brevetti anche all'estero.

6. Conclusione: una battaglia culturale prima che legale

La lotta alla contraffazione non è solo una questione economica o giuridica. È una battaglia culturale, di valori, di identità e di giustizia. Le imprese italiane non chiedono assistenzialismo, ma pari dignità competitiva. Come associazioni rappresentative, il nostro compito è di alzare il livello dello scontro, e chiedere allo Stato di smettere di essere spettatore.

L'Italia può e deve diventare il primo Paese europeo a dotarsi di un sistema pubblico di tutela integrale del Made in Italy. E questa battaglia possiamo vincerla solo se agiamo insieme.


IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO

SUGGESTIONI CAMPANE PROMOTION & di

– CONFIMI INDUSTRIA CAMPANIA -

LUIGI CARFORA

Contraffazione del Made in Italy nel Mondo: Quali Rimedi per Ridimensionare il Fenomeno? 🇮🇹❌

Lunedì 25 marzo 2019 si è svolta la tavola rotonda organizzata dal Consorzio Suggestioni Campane Promotion, dal titolo "Contraffazione del Made in Italy nel mondo, quali rimedi per ridimensionare il fenomeno?" presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare di Napoli (Via Cesario Console, 3). ⚓️

L'evento ha ricevuto il patrocinio morale dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Napoli Nord, di Confapi e Casartigiani, ed è stato animato dalla partecipazione delle aziende consorziate. 💼

L'incontro è stato introdotto e moderato dal Presidente del Consorzio, Luigi Carfora, e ha visto un fitto programma di interventi. Dopo gli indirizzi di saluto di Antonio Tuccillo, Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli Nord; Pasquale D'Errico, Segretario Provinciale di Napoli dell'UCID; e Fabrizio Luongo, Vicepresidente Vicario della Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura di Napoli, si è entrati nel vivo del dibattito con la partecipazione di:

  • Vincenzo Maresca, Comandante del Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Napoli 🛡️

  • Francesco Ferace, Comandante Carabinieri Antifalsificazione Monetaria 💰

  • Emilio Alfano, Presidente Confapi Regione Campania 💼

  • Nazzareno Iarusso, Presidente Nazionale di Federarchitetti 🏛️

  • Luciano Luongo, Presidente di Casartigiani 🛠️

  • Carmine Coviello, avvocato esperto in marchi e design ⚖️

  • Brunella Cimadomo, giornalista e manager della comunicazione 📰

Il Presidente Luigi Carfora, spiegando le ragioni del convegno e citando la fonte EUIPO, ha evidenziato come il fenomeno della contraffazione costi all'Italia 8 miliardi di euro l'anno 💸 e determini la perdita di 52mila posti di lavoro. Una cifra che, pur riguardando solo i dati censiti, fornisce già una misura del fenomeno. Diviso per abitante, si traduce in una perdita di 142 euro per persona. Carfora ha sottolineato l'urgenza di fare fronte comune per tutelare il Made in Italy, tema ancor più rilevante alla luce del dibattito sulla via della seta. 🌍

Tutti i relatori si sono impegnati a promuovere il dialogo e la cooperazione per combattere la contraffazione e l'Italian Sounding. In particolare, Brunella Cimadomo, manager della comunicazione, ha proposto l'idea di un'applicazione per smartphone 📱 che, attraverso il senso civico degli italiani nel mondo, potesse contribuire a verificare e segnalare la presenza di prodotti falsi sul mercato. 🚫

A seguito di questa proposta, Luigi Carfora ha sottoscritto una convenzione con Realia Srl per le aziende consorziate, che, utilizzando l'applicazione suggerita, avrebbero potuto avvalersi dell'interazione sinergica di una Start-Up Innovativa che operava in rete a difesa del Made in Italy contro la contraffazione e l'Italian Sounding.

Il Presidente Carfora ha aggiunto: "Fidelizzare i nostri clienti con la forza della rete delle aziende italiane, creando un vero e proprio 'Sistema' nel sistema di qualità, è fondamentale. Tuttavia, da solo, questo non basta per ridurre il fenomeno del falso e dell'Italian Sounding. È necessario il contributo delle Istituzioni, con un servizio internazionale di Intelligence Pubblica 🕵️‍♂️, e che lo Stato Italiano persegua d'ufficio questi reati, senza gravare ulteriormente sulle aziende italiane, che per dimensione e struttura finanziaria non potrebbero sostenere da sole tali oneri."

In conclusione, Luigi Carfora ha ribadito l'impegno del Consorzio a combattere, rappresentare e difendere le aziende italiane, affinché potessero godere del giusto benessere economico da distribuire nel nostro Paese. 🇮🇹💪

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